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[St. 59-62] | libro i. canto viii | 165 |
CANTO NONO
Odito aveti la sozza figura
Che avea la fiera orribile e deserta,
Qual con Ranaldo alla battaglia dura,1
E come li ha di man tolto Fusberta.
E lui lasciamo in quella gran paura,
Chè bisogna che altrove io mi converta:
Or de una dama lo amoroso caldo
Contar conviensi, e poi torno a Ranaldo.
Voi vi doveti, segnor, racordare
Di Angelica, la bella giovanetta,
E come Malagise ebbe a lasciare;
E giorno e notte stava alla vedetta.
Or quanto gli rencresce lo aspettare,
Sappialo dir colui che il tempo aspetta:
Dico che aspetta promessa d’amore,
Perchè ogni altro aspettare è rose e fiore.
- ↑ T. alla; Ml. e Mr. ala; P. è alla.