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orlando innamorato |
[St. 35-38] |
Proprio parea di Persia uno almansore,1
Con la spada di legno e col gran corno;
E qui, davanti a ciascadun segnore,
Giura che all’ora primera del giorno,
Senza nïuna scusa e senza errore,
Serà nel campo il suo segnore adorno,
Solo ed armato, come fo promesso;
E ciò dice a Ranaldo per espresso.
In molta fretta se è Ranaldo armato;
E’ suoi gli sono intorno d’ogni banda.
Da parte Ricciardetto ebbe chiamato,
Il suo Baiardo assai gli racomanda.2
O sì, o no, dicea, che sia tornato,
Io spero in Dio, che la vittoria manda;
Ma se altro piace a quel Segnor soprano,
Tu la sua gente torna a Carlo Mano.
Fin che sei vivo debbilo obedire,
Nè guardar che facesse in altro modo.3
Or ira, or sdegno m’han fatto fallire;
Ma chi dà calci contra a mur sì sodo,
Non fa le pietre, ma il suo piè stordire.
A quel segnor, dignissimo di lodo,
Che non ebbe al fallir mio mai riguardo,
S’io son occiso, lascio il mio Baiardo.
Molte altre cose ancora gli dicia;
Forte piangendo, in bocca l’ha baciato.
Soletto alla marina poi s’invia;
A piedi sopra il litto fo arivato.
Quivi d’intorno alcun non apparia.
Era un naviglio alla riva attaccato,
Sopra di quel persona non appare:
Stassi Ranaldo Gradasso a aspettare.
- ↑ T. almassore.
- ↑ P. arricomanda.
- ↑ P. io facessi.