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DELL’ARTE AMATORIA

Di

P. OVIDIO NASONE

SULMONESE


LIBRO I.

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Chi peregrin nell* amorosa scuola Entra, me legga, se vuol esser dotto. Non usansi senz’arte e vele e remi;

Non senz’arte guidar si puote il cocchio; Non senz’arte si può reggere Amore.

Ben sapeva condurre Automedonte (i) ’

Co’ focosi, destrieri il carro, e Tifi? òedea maestro suir emonia poppa.

Ne’ misterj d’Amot me fece esperto V enere bella, e ben dirmi poss* io ” D’Amore un altro Tifi e Automedonte. Ch’ei sia crudel, noi niego, e spesse volte Contro me stesso si rivolta; pure.Egli è fanciullo, e V immatura etade Atta si rende al fren.* Docile e mite * Rese Chiron T impetuoso^ Achille (a) * ■

(i) Automedonte, figlio di Dioreo,fu il Cocchiero d’Achille, Tifi condusse gli Argonauti in Coleo sulla nave Argo, che qui dicesi emonia, perchè era su, quella Giasone figlio del Re di Tessaglia, e perchè la Tessaglia si chiamava Emonia dal monte Emo.

(a) Chirone figliuol di Fillira fu il Precettore d’A~ chillej il qual vien chiamato JSacides fia Eaco suo Avo,