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Cad’ella al suolo da timor sorpresa;.

Le m&ncaQ.-le 1 parole; e più non scorre Per le igelatei oppresse, membra il sangue. S’appressati;le Baccanti * il. crin disciolto; Ed ecco 1 lievi Satini che sono -:.. Previa turba del- Dio..; Ecco sul dorso D’un< pasciuto, asinel 1* ebrio Sileno Carico d’anni., che si- regge appena»

E vprooura-: afferrare, i -brevi crini. -. Mentr’eglii. segue -lei Baccanti., e. queste ■ Lo chiamano fuggendo; l’inesperto...

Cavaliere.il quadrupede suo sferza., Dell’asino orecchiuto al capo scorre,

E a.terra cade: i Satiri gridare:

Sorgi v deh sorgi, o Padre. Intanto giunge Il Dio, che d’uva al carro adorno accoppia Le tigri, a cui con le dorate briglie.

Il freno regge.. Partì: Teséo, e insieme D’Arianna, la voce ed il dolore.

Tentò tre volte di fuggir, ma invano, Chè il timor la trattenne, e inorridita Tremò qual steril spiga al vento, e come Leggiera canna in umida palude;

Allora il Dio le disse: • ogni timore, Cretense ’Donna, dal tuo cor disgombra; In me tu vedi un - più fedele amante;

Di Bacco anzi sarai la dolce sposa.

Tu spazierai -nel ciel; la 1 tua corona Lucida stella in ciel sarà di scorta All’incerto Nocchiero in suo cammino.

D isse, e dal carro scese, onde non debba Sentir paura delle tigri, e il piede Sulla docil arena impresse 1* orme.

Rapi Ila poscia, e se la strinse al seno,

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