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dine, crea una congregazione de’ principali soggetti di questo

Stato, ma con poco felice successo Pag. 127

Ragguaglio XXX — Marco Bruto chiede a Lazio Bruto che voglia mostrargli le perfezioni, ch’ebbe la congiura ch’egli felicemente consumò contro i Tarquini, e le imperfezioni della sua, che tanto miseramente esegui contra Cesare; e da lui riceve la soddisfazione che desidera » 128

Ragguaglio XXXI — Marco Catone, con infinita displicenza de’ prencipi, al motto « Pugna prò patria », scritto nell’architrave della porta della sua casa, avendo aggiunta la parola « libera », da Apollo è comandato a levarla » 131

Ragguaglio XXXII — Socrate la mattina nel suo letto essendo stato ritrovato morto. Apollo esattissima diligenza usa per venire in cognizione della vera cagione di morte tanto repentina :

Ragguaglio XXXIII — I prencipi ereditari, residenti in Parnaso, appresso Apollo fanno gagliarda instanza che Tiberio imperadore sia levato dalla lor classe e posto in quella de’ tiranni ; ed egli avanti Sua Maestá vittoriosamente difende la causa sua » 134

Ragguaglio XXXIV — Per proibire le frequenti morti cagionate negl’infermi per la molta ignoranza de’ medici, avendo Ippocrate dato ad Apollo un conseglio che poi riusci infelicissimo, grave pericolo corre di essere da Sua Maestá severamente punito » 145

Ragguaglio XXXV — Francesco Mauro, nobil poeta italiano, poco appresso ch’egli per sua moglie isposò la virtuosissima Laura Terracina, per gelosia ch’ebbe della pudicizia di lei, l’uccide » 146^

Ragguaglio XXXVI — Benché dopo gravi contese, pure alla fine Taide, famosa cortigiana de’ signori poeti comici, è ammessa in Parnaso; la quale con molta soddisfazione di Apollo dice l’utile ch’ella spera di apportar"alla sua corte » 150

Ragguaglio XXXVII — L’ambasciadore della provincia della Marca, mandato a questa corte, nella pubblica udienza si duole con Sua Maestá del caso infelice occorso a’ suoi marchigiani ; al quale Apollo con singoiar dimostrazione di vera affezione pone competente rimedio » 154

Ragguaglio XXXVIII — Consalvo Ferrante Cordova ad Apollo chiede la confirmazione del titolo di « magno »; e invece della grazia riceve risposta di grave disgusto » 156

Ragguaglio XXXIX — Molti nobili francesi appresso la Monarchia loro fanno instanza che, conforme l’uso delle nobiltadi delle republiche, sia lor lecito esercitar la mercatura; e da lei bruttamente sono scacciati » 161