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RAGGUAGLI DI PARNASO 28l

posta in aver l’ingegno risoluto da saper far una mescolanza di costumi di tutte le sorti, senza la qual arte impossibile è nelle corti ottener cose buone. E colui che giunge alla bramata grandezza di ottener una dignitá principale, un magistrato grande, molto piú da ognuno vien ammirato per la dignitá che possiede, che vilipeso per lo mezzo che ha tenuto per conseguirla; e ogni macchia d’ indignitá, che si commetta per migliorar la sua condizione, molto eccellentemente altri lava, se la nuova dignitá ottenuta col solo istromento della vera virtú saprá esercitare. E il voler, come veggio che fai tu, predicar la castitá ne’ chiassi, il digiuno nel carnevale, altro non è che far musiche ai sordi e con le torce voler far lume a’ ciechi; e di questo, ch’io dico, non altro testimonio voglio che il tuo: il quale nella republica romana, dove aperta professione facesti di correttor maggiore della stampa, malamente precipitasti lo stato tuo privato, senza che giammai ti venisse fatto di accommodar le cose pubbliche.