Pagina:Boccalini - Ragguagli di Parnaso II.djvu/269

€ in questa corte tanto potenti, che i loro vizi sono reputati virtudi: e, quello che maggiore fa l’arrabbiata disperazione nostra, par che questi nostri signori riformatori di uomini tali piú tosto abjbiano paura che cuore di correggere gli enormi vizi loro; e pur Vostra Maestá grandemente gode che la giustizia, che Ella nel suo Stato virtuoso fa esercitare, sia somigliata alla generositá dei falconi, i)ioprio instinto de’ quali è, tra molti colombi che gli volino innanzi, di quel solo voler far preda, il quale conoscono avere le ali piú veloci. Che certo con molta ragione, non solo sciocca, ma cosa molto miserabile ne pare che, in un corpo che nelle sue membra piú principali ha ricevute ferite mortali, per risanarlo poi, da questi nostri signori riformatori solo li sieno medicati i calli de’ piedi e bagnate le calcagna con l’acqua rosa: col quale bruttissimo modo di procedere piú mostrano di burlar il mondo, che abbiano animo di corregger gli uomini. E che caritá diabolica è questa che si usa verso noi, di scoprir con tanta curiositá i nostri difetti e farne perder la riputazione e la buona opinione nella quale appresso ognuno siamo vivuti finora, senza inserir in noi quella emendazione, quella virtú, della quale questi signori riformatori vogliono esser tenuti cosi gran maestri? E se questi, sire, tanta passione mostrano di avere della festuca che scorgono negli occhi nostri, per qual cagione non levano prima la grossa trave e’ hanno nei loro? Caritá, torno a dire, diabolica finger di piangere i guai altrui, e daddovero ridersi delle miserie proprie. E chi non sa che specie di grandissima crudeltá è por il ferro in quella ferita, che altri o non ha animo di curare, o che conosce di non poter medicare? E chi non vede che giá tant’anni sono passati da che i vizi degli uomini hanno corrotti i buoni costumi, che dir si può che questo mondo sia nato zoppo e malamente storpiato? Il che essendo vero, non è egli crassa ignoranza de’ nostri riformatori il cosi fermamente essersi dati a credere di potere in quattro giorni far camminar diritto chi di una gamba è nato stroppiato? I mali, o sire, che non si possono medicare, gli abusi invecchiati, che in poter degli uomini non è il correggerli, dalle persone sagge piú tosto sono dissimulati