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RAGGUAGLIO LX

Antonio Perez aragonese avendo presentato ad Apollo il libro delle sue Relazioni, Sua Maestá non solo niega di volerlo accettare, ma comanda che subito sia abbruciato.

Antonio Perez, segretario giá del potentissimo re di Spagna Filippo secondo, conoscendo la pessima opinione che appresso le genti si acquista quel segretario che con disgusto parte dal suo prencipe, poco dapoi ch’egli si fu ricoverato in Francia, per suo scarico pubblicò al mondo quelle sue infelici Relazioni, che tanto l’hanno caricato di biasimo; perché, mentre con ogni sorte di artificio doveva procurar di asconderle, giovedí mattina ardi presentarle ad Apollo: il quale, come prima vide il libro e fu informato di quanto egli conteneva, di tanto sdegno si accese contro lui, che pur allora in mezzo il fòro massimo lo fece ardere; e al Perez disse che alle sue Relazioni quel luogo aveva dato in Parnaso ch’egli meritava, tutto affine che gli altri segretari suoi pari pigliassero esempio, e imparassero a preporre il segreto, la fedeltá del silenzio alla stessa caritá della propria vita, all’amor di se stesso. Perché, si come di scelerato meritava nome colui che ne’ nuovi disgusti palesava i segreti conferitigli nella vecchia amicizia, cosi mille volte vituperoso e infame era quel segretario, il quale, per qualsivoglia pessimo trattamento ch’egli avesse ricevuto dal suo prencipe, que’ segreti pubblicava al mondo, che, dal suo signore essendogli stati conferiti nella passata confidenza, non solo spontaneamente, ma nemmeno con qualsivoglia tormento di piú penoso aculeo giammai dovevano esser pubblicati ad alcuno.