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l84 RAGGUAGLI DI PARNASO

RAGGUAGLIO XLIX

Natale Conti istorico, per avere in un congresso di letterati detto cosa che gravemente offese l’animo d’Apollo, da Sua Maestá severamente è punito.

Mentre li giorni passati sotto il portico di Melpomene, Natal Conti, istorico latino, con altri molti letterati di questa corte discorreva della gloria di quei prencipi grandi che delle onorate azioni loro eterna memoria hanno lasciata al mondo, come è costume degl’ istorici, l’occupazione di un regno, da un prencipe potente fatta senza titolo alcuno di buona giustizia, chiamò « glorioso acquisto ». La qua! parola da uno di quegli spiriti maligni, de’ quali sempre fu piena l’aere e la terra, essendo subito stata riportata ad Apollo, Sua Maestá in tal furor di sdegno entrò contro Natale, che nel punto istesso che lo fece condur prigione, usò il rigore di proibirli per tre anni l’ingresso nelle biblioteche. E tuttoché Apollo da’ piú principali istorici di questo Stato sia stato supplicato a voler, con quel suo virtuoso, procedere con qualche termine di misericordia, egli nondimeno non solo risolutamente ha sempre negato di volerlo fare, ma liberamente ha detto, che, non altra sceleratezza maggiore trovandosi al mondo, che l’empia licenza che molti prencipi si hanno usurpata di rubbarsi insieme gli Stati (azione che ’1 mondo tutto ha empiuto di que’ lacrimevoli disordini che tanto affliggono il genere umano), troppo atroce iniquitá gli pareva che fosse, che nel suo virtuoso Stato si fosse trovato letterato alcuno di tanta perfidia, che « gloriosi acquisti » avesse chiamati quegli sceleratissimi furti, i quali si commettono con un milione di circonstanze aggravanti.