Pagina:Boccalini - Ragguagli di Parnaso II.djvu/166

RAGGUAGLIO XXXVIII

•Consalvo Ferrante Cordova ad Apollo chiede la confirmazione del titolo di «magno»; e invece della grazia riceve risposta di grave disgusto.

Consalvo Ferrante Cordova, dagli spagnuoli detto il gran capitano, con una nobilissima comitiva d’infiniti signori castigliani piú giorni sono comparve in Parnaso; e con una magnifica orazione a Sua Maestá avendo narrate le piú segnalate sue azioni fatte in guerra, domandò la confirmazione del titolo di « magno », che dal consenso di tutta la milizia e da tutti gl’istoTici di Europa gli era stato dato. Con buonissimo occhio fu Consalvo ricevuto da Apollo, il quale gli ordinò che in scritto desse le imprese sue tutte militari: le quali comandò poi che dagli eccellentissimi Giovanni Gioviano Fontano, da Francesco Guicciardini e da monsignor reverendissimo Paolo Giovio esattamente fossero esaminate, e che diligente relazione ne facessero poi al senato istorico: tutto affine che, quando fossero trovate aver que’ requisiti che per ottener l’onorato titolo di « magno »sono necessari, con autentiche bolle di Sua Maestá glielo confirmassero. In mano di que’ famosi istorici consegnò Consalvo un molto compito commentario di tutte le sue imprese: le quali da quegli uomini grandi con esquisita diligenza furono esaminate e ben ponderate, e poco appresso di esse in pieno collegio fecero la relazione, dove quello conclusero che a Consalvo dir si doveva per risposta. Il quale essendo stato chiamato nella curia, Tito Livio, prencipe del senato istorico, a nome di tutto il collegio

gli disse che, con esatta diligenza essendo state considerate le

sue imprese di guerra, que’ signori avevano finalmente conchiuso <;he delle cose le quali egli aveva operate in Granata, come di fazioni succedute sotto l’autoritá di un capitano nella facoltá del comandare a lui superiore, secondo lo stile della corte di Parnaso non si era tenuto conto alcuno, dovendosi in casi simili Ja gloria tutta della vittoria al capitano generale che comandava