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RAGGUAGLIO XX

Con molta sua riputazione avendo Corbulone fornito il tempo del suo governo di Pindo, da Apollo favoritamente gli è mandata la riferma per un altr’anno; la quale vien rifiutata da lui.

Felicissimamente avendo Domizio Corbulone fornito il primo anno del suo governo di Pindo, da Apollo, che molto soddisfatto si chiamava di lui, favoritamente per l’anno futuro li fu mandata la riferma; e tuttoché Corbulone chiaramente conoscesse che il popol tutto del suo governo estremamente lo desiderava in Pindo, con tanta risoluzione nondimeno fece saper a Sua Maestá che quanto prima gli mandasse il successore, che» sebben prevedeva che Apollo sinistramente averebbe interpretata quella sua renitenza, di nuovo nondimeno fece instanza di esser mutato: e ne fu compiaciuto. Onde, essendo egli ritornato in Parnaso, da’ virtuosi suoi amorevoli fu ricercato per qual cagione egli aveva rifiutata la riferma di quel carico che da molti altri soggetti grandi tanto era ambito. A questi rispose Corbulone che colui che sano voleva mantenere il corpo, grande la riputazione, faceva bisogno che cosi fattamente fosse padrone di sé, che dalla mensa sapesse partirsi con l’appetito e da’ governi allora che i popoli piú mostravano buona soddisfazione verso lui; perché gli officiali, ancorché inetti, il primo semestre sempre da’ popoli erano adorati, amati il secondo, che i buoni il terzo cominciavano ad esser odiati, e che a capo ai due anni anco gli ottimi ammorbavano, non giá per li demeriti loro, ma per lo vizio della soverchia curiositá de’ popoli, i quali con la medesima facilitá prendono a noia le cose buone che fanno le cattive; che però quel servidore e ministro del prencipe meritava nome di prudente, che, dopo un rilevato servigio fatto al suo signore, sapeva far la risoluzione di partirsi

T. Boccalini, Ragguagli di Parnaso - 11. 7