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cittá il deliziosissimo Giacomo Sannazzaro, ridottosi bisognoso di tutte le cose piú necessarie, fornisse i suoi giorni di mera rabbia, e che Lodovico Ariosti e Torquato Tasso, lumi risplendentissimi della poesia italiana, dall’avarizia e dall’ingratitudine de’ tempi presenti cosi bruttamente fossero stati trattati, che i virtuosi tutti li videro entrare in Parnaso senza terraiuolo con la giubba tutta stracciata.