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RAGGUAGLIO XCIII Essendo stato notato che Peto Trasea in compagnia di Elvidio Prisco suo genero frequentava le case delle piú principali poetesse di Parnaso, da Apollo gravemente ne è ripreso. Da quei virtuosi che pigliano dilettazione di osservare i fatti altrui, è stato notato che Peto Trasea in compagnia di Elvidio Prisco suo genero straordinariamente frequenta le case della signora donna Vittoria Colonna, di Veronica Gambera e delle altre dame poetesse principali di questa corte; e ancorché il concetto di straordinaria bontá nel quale è avuto Trasea faccia che difficilmente da un tanto senatore possa temersi cosa brutta, la molta frequenza nondimeno delle visite e la lunga dimora fatta in esse anco appresso gli uomini buoni ha cagionato scandalo tale, che cosi mal odore fino è giunto alle narici di Sua Maestá: la quale per smorzar la fiamma di tante mormorazioni, due giorni sono fece chiamar a sé Trasea, e strettamente li comandò che li palesasse i negozi ch’egli aveva con quelle dame. Ad Apollo rispose Trasea ch’egli andava a quelle signore solo per esercitar la caritá di leggere loro ogni giorno un capitolo del libro del sapientissimo Boezio Severino, De consolatione philasophiae. Per questa risposta gravemente parve che Apollo si sdegnasse contro Trasea: onde tutto alterato cosi gli disse: — Trasea, se col vostro talento di consolar gli afflitti volete meritar la grazia di Dio e far acquisto della benivolenza degli uomini, andate a confortar quei miserabili che di mera necessitá muoiono negli ospitali, e quei sfortunati che sono condotti alle forche: perché lo stare a guisa di Sardanapalo tutto il giorno fitto tra le dame, con speranza di far creder poi alle genti che vi esercitiate la spiritualitá, sono ipocrisie che muovono le risa agli uomini sciocchi, e che fanno crepar di rabbia quei che sanno che gli uomini che vanno spesso al molino facilmente s’infarinano; e un vostro pari deve sapere che allora che una donna concepisce due gemelli, se essi sono maschi, amendue si veggono racchiusi entro