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Incontinente poi nella visita si presentò un letterato, il quale constava che non solo fermamente credea l’esecranda e tanto dannata opinione che felicitá maggiore degli uomini era aver la borsa colma di scudi, che il capo pieno di scienze, ma che con ogni sua industria si era forzato d’insinuarla nelle menti di altri letterati. Apollo, per l’orribilitá di quel caso gravemente commosso, condannò il reo ad esser cucito in un sacco, e vivo gettato nel piú cupo gorgo del fonte di Aganippe. Non si deve lasciar di scrivere in questo luogo che quello scelerato cosi sempre fu ostinato nella sua erronea opinione, che nello stesso punto della morte non solo non volle disdirsi, ma piú ostinatamente ch’egli si facesse mai, disse sempre ch’egli moriva nella sua vera opinione che gli studi erano una mercatanzia, e che le lettere solo s’imparavano per mero disegno di guadagnare con esse danari, e che però si vedeva che le piú onorate, stimate e abbracciate scienze erano, non la filosofía e la teologia, senza paragone alcuna piú nobili, ma la medicina e le leggi, piú lucrose. Il Baiardo poi, uno de’ giudici criminali di questa corte, lesse il processo fabbricato contro Manfredo re di Napoli, nel quale si provava che di notte a Catullo avea furato la sua amata Lesbia, la quale dopo che molte settimane a suo piacere ebbe goduta, spogliata di tutte le sue gioie e delle vesti piú preziose, ignuda aveva rimandata a casa. Della quale ingiuria Catullo nella visita fece rumori tali, che molto si avvicinò all’insolenza; percioché soverchiamente infiammato nell’ira, senza punto ricordarsi del luogo e delle persone avanti le quali egli ragionava, chiamò Manfredo bastardaccio. Apollo, per dar esempio a’ suoi giudici che ad un animo soverchiamente esacerbato non è possibile imparar il parlar limitato, ancor che per lo poco rispetto portatogli molto si chiamasse offeso da Catullo, dolcemente nondimeno lo riprese, e appresso comandò che il re Manfredo gratis ubique fosse liberato dalla prigione: e disse che solo per accrescer la gloria e le prerogative del sacrosanto matrimonio i figliuoli naturali per lo piú nascevano viziosi e di genio grandemente inclinato alle ribaldane, e che la prudentissima natura, per insegnare