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in tiranni, i sudditi naturali, che devono esser pecore mansuete, trasforma in viziosissime volpi, e d’animali che la madre natura con somma prudenza ha creati senza denti e privi di corna, converte in lupi rapaci e in tori indomabili: gran dottore delle simulazioni, unico artefice delle tirannidi, nuovo Senofonte di una crudele ed esecranda tiberipedia: vero fabbro del vergognoso mestiere del ridere e ingannare, del saper con facilitá dir quello che non si vuole, d’altrui eccellentemente persuader quello che non si crede, con istanza grande chieder quello che non si desidera, e mostrare di odiar quello che si ama: pedagogo mirabile per altrui insegnar la scelerata dottrina di sopprimere i concetti del cuor veridico e di solo parlar con la bocca bugiarda: architetto delle fallacie, e cosi unico ed eccellente autore dei giudici temerari, che il piú delle volte alle altrui scelerate azioni ha dato interpretazioni sante, e le sante ha canonizzate per diaboliche. E tu solo tra tanti miei fedelissimi virtuosi in faccia mia vorrai, Lipsio, adorar per tuo dio uno che ne’ suoi scritti apertamente ha mostrato di non aver conosciuto dio? che tutto essendo empietá, per lo mondo ha seminata quella crudele e disperata politica, che tanto infama i prencipi che l’usano, tanto affligge i popoli che la provano? Il quale non meno a* prencipi che a’ privati ha insegnato lo scelerato modo di proceder con le doppiezze e l’arte tanto fraudolente di far quello che non si dice e di dir quello che non si vuol fare: da alcuni praticato solo per imparar la scelerata dottrina di altrui col pennello di falsi pretesti dipinger lo nero per lo bianco, di aggirar le genti con le fallacie delle belle parole e de’ cattivi fatti, d’ingannar ognuno con usare il riso nella collera e il pianto nelle allegrezze, e di solo con lo scelerato compasso dell’interesse misurar l’amore, l’odio, la fede e ogni umana virtú: dagli uomini buoni letto solo per venire in cognizione de’ nuovi e cupi artifici, co’ quali nell’etá presente l’infelice genere umano con tanta pubblica calamitá miseramente è aggirato, e per ¡scoprire l’esecranda ipocrisia che molti aperti seguaci di arte tanto scelerata hanno adoperata per esser dalle semplici genti riputati uomini di santi costumi, ancor che per