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doppio piú del vero prezzo, è vizio comune a tutti gli uomini; ma tanto grande in particolare è la presunzione che gli uomini virtuosi hanno di loro stessi, che colle dignitadi conferite loro fino pretendono di piú accrescere la riputazione del prencipe, che di esser onorati dalla munificenza di lui : e molti ho veduti cosi bruttamente gonfi e innamorati del valor proprio, che fino hanno stimata beatitudine maggiore del prencipe l’occasione che essi hanno avuta di onorar i loro pari, che felicitá propria Tessersi abbattuti in un prencipe liberale. Di maniera tale che questi tali, le grazie, le dignitadi e le grandezze conferite loro solo riconoscendo dal proprio merito, ne’ bisogni maggiori de’ prencipi loro benefattori sono riusciti cosi poco grati, che di loro stessi avendo mossa nausea grande, come uomini pieni di somma perfidia sono abborriti, e hanno cagionato il presente grandissimo disordine, che i prencipi in quelli che vogliono esaltare ai carichi supremi, alle dignitadi maggiori, in luogo del valore, del merito e della virtú conosciuta, cercano la fedeltá e la confidenza, per aver ne’ bisogni loro gratitudine: beneficio che piú sicuramente sperano conseguir da quelli che, privi della pretensione d’ogni merito proprio, ogni loro buona fortuna riconoscono dalla mera liberalitá del prencipe. Non cosi tosto Periandro pose fine al suo dire, che Biante favellò in questa guisa: .— Niuno si trova tra noi, saggi signori, che benissimo non conosca che il mondo tanto si è depravato, solo perché il genere umano sfacciatissimamente si è partito da quelle leggi santissime, colle quali il grande Iddio gli diede la stanza dell’universo per sua abitazione: né per altra cagione egli pose i francesi nella Francia, gli spagnuoli nella Spagna, i tedeschi nell’Alemagna e legò il brutto diavolo nell’inferno, che per beneficio della perpetua pace universale, che voleva che regnasse tra tutte le nazioni dell’universo. Ma poiché Pavarizia e l’ambizione, stimoli che sempre hanno tirati gli uomini al precipizio delle piú crudeli sceleratezze, condusse i francesi, gl’italiani, i tedeschi, i greci e le altre nazioni a passar nelle province altrui, nacquero que’ mali che noi, e piaccia a Dio che non sia indarno, cerchiamo di medicare. E se quello è vero