Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
dimandata la protezione di Sua Maestá, ma gagliarda istanza ha fatto che di nuovo, ma da persone non appassionate, gli si dia sindicato. Apollo, come se PAlciato non fosse stato uomo di merito ma pubblico scelerato, con indignazion grande lo cacciò da sé: onde molti circonstanti, che avevano notizia degli onorati costumi di lui e della bruttezza di quella persecuzione, dell’uno e dell’altro fecero pieno testimonio a Sua Maestá. Ma Apollo, niente mosso dalla sua prima opinione, all’Alciato, che con umiltá grande si raccomandava, di nuovp disse che gli si levasse dinanzi. E perché cosi alto è il sapere di Sua Maestá, che tutte le sue azioni sono precetti necessari alla vita degli uomini, maravigliatisi i circonstanti che Apollo cosi bruttamente maltrattasse un soggetto meritevole d’esser aiutato, e non potendo essi credere che Sua Maestá nell’intimo dell’animo suo non rinchiudesse qualche rispetto degno d’esser saputo, l’interrogarono per qual cagione egli, che mai sempre andava mendicando l’occasione di sollevar gli oppressi, aggiungeva afflizione ai travagli di quell’uomo innocente. Allora Apollo, liberamente propalando l’animo suo, disse che, quando l’Alciato fosse stato povero, di lui avrebbe pigliata quella protezione che gli si conveniva; ma che trovandosi egli commodo de’ beni di fortuna, e con essi, per giungere al suo fine di salir ai gradi maggiori, potendo incamminar la vita sua per istrada piú sicura, quello meritava e altri piú brutti strapazzi, poiché si era applicato ad un mestiere di sicurissimo pericolo, solo degno di quelli che, a casa loro non avendo il pane, era lecito loro cercarlo anco per la via d’ogni precipizio: e che gli uomini facultosi coi carichi onorati, ancorché molto dispendiosi, solo doveano attendere al guadagno della riputazione e all’accumular l’oro della gloria. A queste cose rispose l’Alciato ch’egli, per vivere stimato dal mondo e per non esser mostrato a dito per un plebeo vestito di seta, coi carichi onorati de’ governi voleva aggiungere quella riputazione alle sue facultadi, che faceva parer nata di sangue illustrissimo ogni persona vile. Alle parole dell’Alciato con sdegno piú alterato cosi replicò Apollo: — E come puoi tu, Alciato, dir di aver cercato di aggiunger riputazione alle tue facultadi,