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RAGGUAGLIO LXVI I virtuosi di Parnaso visitano il tempio della divina providenza, la quale ringraziano della molta caritá ch’ella ha mostrata verso il genere umano. Questa mattina, conforme l’antico stile di questa corte, da tutti i prencipi poeti e baroni letterati di Parnaso è stato visitato il tempio della divina providenza, la quale l’eccellentissimo Gio. Gioviano Pontano con una ornatissima orazione sommamente ha ringraziato dell’infinita caritá e dello sviscerato amore ch’ella ha mostrato verso il genere umano, creando le ranocchie senza denti. Percioché inutil beneficio sarebbe stato al genere umano che questo mondo, coperto di tanti cieli pieni di tante stelle, fosse stato fabbricato colmo di tutte le piú esquisite delizie, non che abbondantissimo delle cose piú necessarie, quando i galantuomini che l’abitano, per difendersi da’ morsi di cosi fastidiosi e importuni animali, fossero stati forzati camminarlo con l’insopportabile impedimento di un paio di borzacchini di ferro; ove contro cosi brutta canaglia, che altro non ha che bocca e voce, solo basta il riparo di un buon paio di orecchi, che non curino quello strepito che sanno essere senza danno.