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i8 RAGGUAGLI DI PARNASO Ottaviano Augusto. Piú di dugento lucubratissime orazioni recitarono i letterati di tutte le accademie, delle universitadi e delle sètte de’ filosofi; e pur delle infinite virtudi di cosi gran re solo fu lodato il sopra umano valor militare di lui: è ben vero che per i molti gemiti dei vertuosi gli oratori poco furono uditi. Onde parendo ad Apollo che spezie di crudeltá fosse con il pugnale della ricordanza di cosi lacrimevol perdita perfricar l’acerba ferita che con il mondo tutto avevano fatto le buone lettere, comandò che le esequie di re tanto magnanimo non piú si proseguissero, poiché tale e tanto era il bene che si era perduto, che per non viver in perpetua afflizione il mondo doveva sforzarsi di presto scordarsene: e tanto maggiormente, quanto le eroiche virtudi dell’invittissimo re Enrico a tal colmo di eminenza erano arrivate, che piú non avevano bisogno delle lodi umane. E perché il nobilissimo regno di Francia, al pari della stessa virtuosa Grecia — come chiaro testimonio ne rende la stessa biblioteca delfica, piena di numero infinito di dottissime fatiche dei virtuosi franzesi, — sommamente è benemerito delle buone lettere, per indennitá di quel florido regno tanto amato da Sua Maestá e per sicurezza dei suoi dilettissimi franzesi, ’ comandò che dall’Arcadia quanto prima fossero mandati in Francia sessantamila somari. Si sa che alcuni virtuosi, che fortemente rimasero maravigliati di questa risoluzione, ricordarono a Sua Maestá che la Francia, — la quale si trovava armata di cosi numerosa e coraggiosa nobiltá a cavallo, che non solo non conosceva e non temeva i pericoli, ma che talmente gli sprezzava, che col lanternino di un cuor intrepido anco di notte perpetuamente li andava cercando; cosi come con la sua invitta spada aveva saputo acquistarsi monarchia tanto famosa, cosi ancora nel presente suo infortunio la si avrebbe saputa mantenere — non aveva bisogno dell’aiuto debole dei somari dell’Arcadia. A questi rispose Apollo che a’ suoi dilettissimi franzesi nelle moderne loro calamitadi per sicurezza della floridissima patria loro non era necessaria la loro nobiltá armata a cavallo: ma che la pace e la quiete del regno di Francia solo dependendo dall’unione de’ franzesi, questa non con altro piú sicuro mezzo potevano conseguire, che con la perpetua