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RAGGUAGLIO LV Apollo, per assicurar le riviere de’ suoi Stati da’ latrocini degl’ ignoranti corsari, capitano del mar ionico crea il clarissimo Bernardo Cappello, al quale dá bonissimi ordini. Volendo la maestá d’Apollo provedere ai molti danni che nelle riviere di Corinto co’ loro vaselli armati fanno gl’ ignoranti corsali alle buone lettere, due giorni sono, nel gran senato de’ letterati, capitano del mare Ionio dichiarò il clarissimo Bernardo Cappello: al quale strettamente comandò che per simil bisogno assoldasse fanti, contentandosi ancora che seco potesse menar molti giovani poeti della piú rara nobiltá di questo Stato, i quali per dar principio al mestier delle armi volontariamente si erano offerti di servire Sua Maestá in questo bisogno. Apollo dopo fece chiamar a sé il Cappello: al quale con rigor grande ordinò che, sotto pena di esser dichiarato vergognoso ignorante, non altri con le sue galee dovesse molestare, che vaselli armati di corsari ignoranti, e per lo viaggio loro con le loro mercatanzie liberi lasciasse andare i vaselli de’ mercatanti di qualsivoglia nazione: a’ quali di piú facesse ogni possibil onore, e fino ne’ loro bisogni gli aiutasse, come ben meritavano uomini tanto fruttuosi, tanto utili e necessari al genere umano, il quale, per la nobilissima industria di questi tali, gode le delizie nate ne’ piú lontani paesi; perché in luogo del zelo, che Sua Maestá voleva mostrare a tutto il mondo, di difendere dalla rapacitá de* corsari le facultá e le persone de’ suoi virtuosi sudditi, con eccessiva alterazione del prezzo di tutte le cose che da remotissime province erano condotte in Parnaso, l’utilissimo commerzio degli uomini non si fosse impedito, e la gloria nobilissima che con estirpar dal mondo gl’ignoranti corsari egli voleva acquistarsi, allora che di nuovi e piú vergognosi ladroni egli l’avesse empiuto, non si cangiasse in un bruttissimo vituperio. Disse poi Sua Maestá che cosa troppo vergognosa sarebbe stata, che