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per lo presente nostro perpetuamente valituro editto rinnoviamo alla memoria e deduciamo alla notizia di tutti quelli che intraprendono il nobilissimo carico di eternar con gli scritti loro nella memoria della posteritá le azioni degli uomini segnalati, che perpetuamente debbino avere stampato nel cuore e dipinto avanti gli occhi, che scrivendo eglino, non a’ presenti ma ai posteri, devono pubblicare scritti pieni di quella veritá istorica che appresso le etadi future eterno e glorioso rende il nome de’ sinceri scrittori; e che come lo stabbio devono tener vile i biasimi e le minacce di quelli, che per le poco virtuose azioni loro giustamente vengono lacerati nella riputazione: non altra pazzia piú essendo lacrimevole, che perpetuamente sudar con la penna in mano per infamar con bugiardi scritti se stesso, senza apportar gloria alcuna a quei che vengono adulati. Dichiarando che il pubblicar al mondo istorie false sia un assassinare alla strada i virtuosi che le leggono; epperò vogliamo che quei che incorrono in cosi enorme eccesso, irremissibilmente con le medesime pene dell’assassinio sieno puniti; e perché chiaramente ne consta che i prencipi anco sopra le penne libere degli istorici si sono arrogati tanta autoritá, che non permettono che di essi si pubblichi cosa, ancorché vera, che non sia di loro intiera soddisfazione: pretensione che -dagli scritti altrui talmente ha sbandita la veritá istorica, che, per le obscene adulazioni con le quali i moderni prencipi vogliono essere adulati, gl’ingegni grandi dei nostri migliori virtuosi essendosi spaventati, l’importantissimo carico di scrivere l’istorie, solo riserbato ai piú scelti letterati, con ignominia grande del secolo presente e infinito danno dell’etadi future, oggi si vede capitato in mano di gente ignorantissima: per lo qual bruttissimo disordine siamo violentati ridurre alla memoria dei prencipi, che, con la vita loro anco ogni loro autoritá avendo fine, sono pazzi se si dánno a credere di potere anco dopo la morte loro impedire che per lo mezzo degli scritti dei nostri virtuosi le azioni loro con sincera veritá non sieno fatte passare alla notizia di quelli che verranno. E per piú abbondante cautela a’ medesimi prencipi facciamo sapere che l’imperio troppo violente che vogliono esercitare in negozio che