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RAGGUAGLIO LIV Per rimediare ai molti disordini che si veggono nelle istorie, dopo una generai congregazione degl’istorici, Apollo contro essi pubblica un severo editto; e molti istorici degli errori loro vengono ripresi. La generai congregazione di tutti gl’istorici, che dagli eccellentissimi censori delle buone lettere, di espresso ordine di Apollo per li venti del corrente i mesi passati fu intimata in Deio, due giorni sono ha avuto fine, con particolar contento di Sua Maestá, per gli ordini eccellentissimi che in essa sono stati stabiliti, in negozio nel quale sta posta l’eternitá della fama di quelle cose che virtuosamente vengono operate dagli uomini grandi. E l’universal contento di tutti i virtuosi altrettanto è stato maggiore, quanto i moderni scrittori dell’istorie molto si veggono allontanati da quelle leggi che santamente promisero osservar allora che nelle mani di Sua Maestá giurarono la penna istorica; e perché l’importanza della materia lo merita, al menante non sará noia registrar qui sotto lo stesso editto, che ier mattina a nome di Sua Maestá a suon di trombe prima fu pubblicato nei rostri, e affisso poi nelle porte di tutti i ginnasi di questo Stato: « Noi Febo, per la dio grazia imperadore delle stelle fisse, re dei pianeti, prencipe del zodiaco, duca della luce, marchese della generazione e conte delle cose visibili, a tutti i nostri fedeli virtuosi e benamati letterati, salute. Essendo, e con nostro dispiacer d’animo infinito, pervenuto alla notizia nostra che molti scrittori dell’ istorie moderne grandemente si sono allontanati da quella strada della veritá, che con tanta pubblica utilitá e privata riputazione calcarono i fidelissimi nostri scrittori Dionigi, Livio, Salustio, Tacito e altri molti: affine che le etadi future, che tanto avidamente si pascono dell’utilissimo cibo della lezione istorica, si nutrichino del latte della veritá, dai puri inchiostri degli scrittori veridici somministrato loro, e non del veleno delle bugie, dagli istorici adulatori e maliziosamente ignoranti propinato altrui, T. Boccaijni, Ragguagli di Parnaso.