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RAGGUAGLIO LUI La rissa pericolosissima, che per causa molto leggiera nacque tra i pedanti di Parnaso, da Apollo vien quietata. Ieri alle diciott’ore, nel quartiere dei gramatici si toccò la campana all’armi: onde i virtuosi di Parnaso tutti corsero al rumore, e trovarono che i pedanti, gli epistolari e i commentatori in terzo avevano attaccato cosi brutta baruffa, che piú che molto si penò a spartirla. La quistione che nacque tra essi, fu per il disparere se la parola « consumptum » si doveva scrivere per P ovvero per /. Questo disordine gravemente travagliò l’animo di Apollo, non solo per la viltá della cagione della rissa, ma perché Paolo Manuzio, che si crede che in quel rumore avesse le prime parti, con un sasso romano, nel quale « consumptum » era scritto con la lettera p, diede nel volto al Lambino, che ostinatamente teneva la parte contraria: al quale fracassò tutto il naso. Apollo, il quale per prima del succidume e dell’inezia dei pedanti grandemente era stomacato, per l’occasione di quel nuovo eccesso talmente si alterò, che al pretore urbano comandò che pur allora alla bruttissima razza de’ pedanti desse lo sfratto da Parnaso: ma. poi dalle preghiere di Cicerone, di Quintiliano e di altri principali letterati di questa corte, che intercederono per quella gente rissosa, Sua Maestá si lasciò placare, dicendo quelli, che non potevano gareggiare per le materie gravi que’ pedanti, che non altro sapevano che le cose leggiere.