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RAGGUAGLIO LI Essendo tra i virtuosi nato dubbio sopra la veritá di alcune sentenze e detti di uomini saggi, nella dieta generale celebrata in Elicona fu disputato e risoluto sopra il vero significato di essi. Le leggi, le prammatiche e gli statuti, co’ quali vivono i virtuosi di questo Stato, sono i detti, le sentenze e i responsi dei sapienti: e però esquisitissima diligenza si usa da Apollo, acciò perfettamente siano veri, compitamente buoni. E perché molti giorni sono sopra la veritá di alcuni di essi ne’ letterati nacque dubbio grande, come in occasioni tali è costume, per stabilir negozio di tanto rilievo fu intimata la generai dieta de’ virtuosi in Elicona: nella quale si è risaputo che prima fu rivocato in dubbio se la tanto trita sentenza, che « le buone parole e i cattivi fatti ingannano i savi e i matti », assolutamente fosse vera. Per la parte affermativa tennero molti, dicendo che a tal colmo di perfetta doppiezza era arrivato l’artificio di molti ingegni moderni, che infinite buone persone si trovavano, che, essendo state pasciute di buone parole, co’ pessimi fatti poi erano state rimunerate: e che tutto il giorno si vedeva che gli uomini doppi con le fallaci parole loro aggiravano gl’ingegni schietti : quali, ancor che da molti fossero riputati uomini sagaci, ove meglio parea loro vergognosamente menavano per lo naso. Con tutto ciò dalla parte maggiore della dieta fu risoluto che nei tempi andati con molta ragione la sentenza fu accettata e praticata per vera, ma che ora per lo soverchio ardire degli uomini simulati, che a carte scoperte si vedevano esercitare il vergognoso mestiere del ridere e ingannare, anche gli uomini piú rozzi e affatto idioti talmente avevano aperti gli occhi, che solo a quello dando fede che di mezzogiorno vedevano oculatamente e toccavano con mano, le buone parole e i cattivi fatti solo ingannavano i matti: perché gli uomini saggi, che si erano avveduti degli artifici di gente tanto scelerata, non solo non davano loro fede alcuna,