Pagina:Boccalini - Ragguagli di Parnaso I.djvu/182

RAGGUAGLIO XXXXIX I duchi, i marchesi e gli altri titolati di Parnaso risentitamente si dogliono con Apollo che il loro onoratissimo titolo di « Eccellenza» venga usato anco da dottori di leggi e di medicina. La moglie del duca di Aganippe la settimana passata di una molta pericolosa febbre cadette inferma; il quale subito fece far collegio de’ piú principali medici di questa corte, al quale, come si usa nei negozi che grandemente premono, per sua maggior soddisfazione volle trovarsi presente; e accadette che, mentre quei medici collegiavano insieme, come è loro costume, uno onorava l’altro col titolo di « Eccellenza»: di che cosi fattamente rimase stomacato il duca, che, non potendo soffrire che titolo tanto pregiato, il quale in questa nostra etá cosi è ambito dagli uomini grandi, da quei spelati dottorucci venisse strapazzato, senza curarsi di saper quel che risolvessero si parti dal collegio, e fu a trovar molti prencipi che godono il titolo dell’«Eccellenza»; a’ quali disse che dovevano far testa, e in modo alcuno non sopportare che un titolo tanto segnalato, dai medici e dai dottori di leggi venisse abusato. Di maniera a que’ prencipi piacque l’avviso del duca, che subito si presentarono avanti Apollo: col quale amaramente si dolsero che il titolo ducale di « Eccellenza » venisse usato da que’ triviali dottorucci di legge e di medicina, a’ quali soverchio era il titolo di messere, e che però supplicavano Sua Maestá di provedere all’indennitá di tanti titolati, che fortemente si chiamavano offesi. Apollo altra risposta non diede a questi, eccetto che facessero citar la parte: come fu fatto. Onde il giorno vegnente avanti Sua Maestá comparvero i dottori dell’una e dell’altra professione: i quali, essendo presenti i prencipi loro avversari, dissero esser cosa nota ad ognuno che i legisti e i medici fisici molto prima furono al mondo dei duchi; i quali pareva che avessero avuto principio solo dopo che i Goti e le altre barbare nazioni, essendo passate in Italia, in picciole signorie la divisero T. Boccalini, Ragguagli di Parnaso. 12