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RAGGUAGLI DI PARNASO pose la su* arma sopra la porta della pasticceria: con la quale azione l’avea pubblicato in Parnaso per uno di quei disutili, ai quali sommamente piacendo la crapula, pongono ogni loro studio nel mangiar bene. Si scusò allora il Platina col Nifo, e li disse ch’egli avea posta l’arma di lui sopra la porta della sua bottega con intenzione di onorarlo, non di apportarli vergogna. — Taci, Platina — disse allora Apollo, — ché a denari in contanti ti hai comprato il male che ti è accaduto; perché l’arma degli uomini onorati e di un filosofo tale quale è il mio dilettissimo Nifo, deve esser veduta nelle librarie, non nelle pasticcerie, dove solo si devono appender quelle dei gnatoni: perché non si trova difetto né vizio alcuno, per brutto ch’egli si sia, che cumulatissimamente non si vegga in colui che studia in dar diletto alla gola, e che fa la vigliacca e vergognosa professione di andare a caccia a’ buoni bocconi.