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i delitti di carne, che mostrarsi avido di punirli: non essendo risoluzione di uomo accorto entrare in quel mal passo dal quale altri sa che il cavallo non può cavare i piedi. Che anco costretto dalla necessita, non la rompesse co’ magistrati de1 luoghi, ricordevole che nelle controversie loro il prencipe piú ama che il suo ministro usi la destrezza che la giustizia. Che con una sagace piacevolezza piú tosto si compiacesse di far conoscere al mondo di avere nella sua provincia trovati sudditi buoni, che col rigore averli fatti divenir tali; poiché quelli che si millantavano di aver ne’ governi loro impiccate le centinaia degli uomini, si gloriavano dell’infamia loro.