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che però notificasse al moderno re Giacomo, ch’egli tanto maggiormente doveva riconciliarsi con la Maestá di Dio, quanto, essendo egli signore di due regni tra essi tanto nemici, senza lo specialissimo aiuto divino non gli era possibile stabilire l’unione di quelle due gran corone; che però sapesse che egli ogni giorno piú se lo irritava contro, quando, la maggior parte del giorno spendendo nel difendere i manifestissimi errori della sua setta, non in altro piú si occupava, che nelle dispute della religione.

A quella severa e giusta censura fatta dal Castiglione la Monarchia inglese, senza risponder cosa alcuna, dirottamente fu veduta piangere; e dopo questo, rivoltatosi il Conte verso il vasto Imperio ottomano, gli disse che l’incrudelire ch’egli faceva anco per sospetti leggeri contro i suoi piú prencipali ministri da tutto il mondo era giudicata azione fiera, parendo ad ognuno che gli uomini di valore straordinario e di meriti grandi solo dovessero esser manumessi per delitti gravi e provati, e che, quando anche giustificatamente i prencipi ottomani ai loro ministri levassero la vita, il costume di tórre loro subito le facultá e farle portar nel suo reai tesoro e cosi privarne li figliuoli affatto scolorava ogni buona giustizia, mercé che ognuno stimava, che con quel crudel rigore piú tosto fossero state perseguitate le facoltadi, che i demeriti altrui. Con mirabil gravitá a questa tanto aperta correzione rispose l’Imperio ottomano, ch’egli era cresciuto a quella grandezza, nella quale lo vedeva ognuno, con i soli dui potentissimi mezzi del premio senza misura e della pena senza meta, e che l’unico fondamento della quiete di ogni Stato essendo posta nella fedeltá dei ministri piú importanti, non altra cosa dovevano i prencipi con maggior cura cercare, che con li premi immensi allettarli alla fedeltá e con i castighi senza fine spaventarli dalle fellonie; e che quei ministri, che in poter loro avevano anco l’arme degl’imperii e il governo degli Stati, non potendo errare eccetto che in cose importantissime, era conseglio da prencipe sciocco nei sospetti di sommo rilievo formar i processi, dar le difese e udir le giustificazioni del reo, do