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zano avvicinarsi; e che riducea alla memoria d’ognuno, che i primi che in Italia e fuori con ogni sorte d’irriverenza e poco rispetto discreditavano la maestá dell’imperio erano i medesimi suoi cugini di Spagna, il che chiaramente per l’usurpazione del Finale e per gli altri feudi imperiali occupati da essi vedea ognuno: tutte cose che, commovendo umori perniciosissimi senza risolverli poi, operavano che la casa d’Austria di Germania crudelmente da potentissimi nemici era battuta, mentre con le sole minaccie gli Spagnuoli attendeano a mettere in sospetto e a disgustare il mondo tutto. Che per ultimo facea instanza, che tutto il sacro collegio considerasse bene come alla miserabile sterilitá di figliuoli, che si vede nel moderno imperatore, s’aggiungea una lugubre feconditá di fratelli, uno dei quali, cacciato dallo stimolo violentissimo dell’ambizione, non avea ultimamente dubitato di dar la spinta alla sua casa che precipitava: tutti accidenti tanto infelici, che avrebbono fatto parer al mondo un uomo stolido lo stesso re Salomone.

A queste repliche, le quali ad ognuno parvero gravissime, s’acquietò il censore, il quale, rivoltatosi* verso la bellicosa Monarchia francese, le disse che i virtuosi tutti di Parnaso ansiosamente desideravano da lei che regolasse i cervelli furiosi, inquieti, capricciosi e soverchiamente curiosi dei suoi Francesi, riducendoli a quei termini di prudenza, d’accortezza e quietezza d’animo nel quale si veggono le nobilissime nazioni italiane e spagnuole; e che molto le scemava la riputazione, che il regno di Francia, che tiene il primo luogo tra le piú prencipali monarchie dell’universo, fosse abitato da uomini in infinito precipitosi. A questo avvertimento replicò la Monarchia francese, che il censore, non bene informato degli interessi del suo regno, per difetti avea censurate le prencipalissime virtudi ch’ella amava nei suoi Francesi: la pazzia, la leggerezza, l’inavvertenza e la precipitosa natura de’ quali l’avevano fatta cosi tremenda e formidabil reina, poiché i suoi Francesi con indicibil allegria e prontezza d’animo ad ogni suo minimo cenno s’esponeano a quei peri