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CENTURIA TERZA - RAGGUAGLIO XXVI 8l

tutto deturpato, subito se ne usci di Parnaso, alcuni dicono per farsi medicare in qualche luogo secreto, altri per vergogna che si sia rivoltato verso di lui quel disonore, che egli volea far ad altri: il che se è vero, si tien per cosa certa ch’egli non capiterá piú in questo Stato per non esser schernito dalle genti di aver in una azion vilissima e affatto puerile perduta quella gloria e quella riputazione, che in tanti anni si avea acquistata nel retto governo di Milano e nelle sue importantissime imprese di Fiandra.

T. Boccalini, Ragguagli di Parnaso - in.

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