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gnuoli si sciolsero dal piede del regno di Granata questa mia catena con la quale hanno poi legato te. Ma non ti sia discaro, o Regno napolitano, farmi il grandissimo piacere di raccontarmi come sia potuto accadere che gli Spagnuoli si siano resi padroni di un tuo pari, regno tanto potente, tanto lontano dalle forze loro.—Con la fraude, o Almansore,—disse il Regno di Napoli, —gli Spagnuoli si sono intrusi, ché con la forza aperta giammai non erano bastanti per far acquisti tanto segnalati e, come tu molto ben dici, tanto sproporzionati alle forze loro poste tanto lontano. Ma odi, e stupisci della molto grossa coscienza, che nelle cose di Stato ebbe un Re di Spagna, ancorché usasse sommi artifici per parer agli uomini sciocchi un san Macario dipinto al muro, percioché verrai in cognizione d’una tragedia, secondo le regole della mia religione cristiana, crudele e scelerata, ma secondo i termini della moderna politica la piú sagace che da qualsiavoglia altra nazione giammai sia stata rappresentata nella scena di questo mondo. Alfonso mio re, per ultima sua e mia principalissima ruina, diede Isabella sua nipote (ché da queste infelicissime nozze ebbe principio la mia spiantazione) per moglie a Gioan Galeazzo, duca di Milano. La fanciullezza prima, poi l’indicibil stupidezza d’ingegno di prencipe tanto sfortunato diedero animo a Ludovico Sforza d’occupar lo Stato al nipote; Alfonso, come ben gli si conveniva, cercò d’impedir quella tirannide, del qual pensiero accortosi Lodovico e conoscendo che senza la rovina dei miei re non gli era possibile di arrivar al fine del suo ingiustissimo desiderio, precipitò in quella risoluzione, che poi a lui, a me e a tutti i prencipi italiani fu tanto funesta, di chiamar i Francesi in Italia all’acquisto di me. I miei re, per difendersi da nemici tanto potenti, in aiuto loro chiamarono quella santa anima di Ferdinando re d’Aragona, loro cugino, il quale si mostrò loro parente tanto amorevole e amico tanto fedele, che, invece di scacciar i Francesi nemici, si divise me con essi, e per far che la porcheria avesse tutte le sue piú compite perfezioni, poco dopo quella infelice divisione fece guerra ai Francesi, i quali avendo