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proposti dallo zelante governatore venivano messi in atto a metá del 1606, consigliano di assegnare la scrittura all’ultimo bimestre del 1605.

VII

Il carteggio.

L’epistolario boccaliniano, che dai pochi frammenti superstiti si rivela uno dei piú vivaci e gustosi del nostro Seicento, è andato purtroppo quasi totalmente disperso; cassate dal novero degli scritti del Boccalini le quaranta lettere «historiche e politiche» raffazzonate dal Leti per la stampa ginevrina del 1678(0, mantenute in fronte alle due prime Centurie le dedicatorie al Caetani e al Borghese, che recano entrambe la data del 21 settembre, l’una del 1612, l’altra del 1613, accolgo nella terza sezione del presente volume, in ordine cronologico, tutti i superstiti documenti epistolari genuini : venti lettere del Boccalini e quattordici missive a lui indirizzate dai suoi corrispondenti.

Due lettere del Lauretano, l’una manipolata e l’altra frammentaria, tanto da indurre in errore piú d’uno studioso, comparvero per le stampe sin dal 1614: si tratta di quella festosa pagina che, col titolo di «Ragguaglio dell’entrata fatta in Roma dall’ambasciator Cesareo, scritta da un galantuomo ad una persona divota di questo mondo», chiude la Cetra d’Italia (pp. x 19-123) e della dedicatoria che gli editori veneti premisero alla Pietra col burlesco indirizzo all’immaginario «Renia» e l’impossibile data di «Roma, a di 20 maggio 1611». Entrambe le scritture sono invece, in tutto o in parte, lettere spedite a qualche amico veneziano, la prima agli ultimi di dicembre 1612, la seconda nell’ultimo biennio di vita dell’autore, e come tali le ho accolte nell’epistolario (nn. XXVIII e XXIX), trascrivendo la prima dalla Cetra raffrontata colla trascrizione lievemente piú corretta del cod. Barberiniano 5098, carte 59-61(2), e giovandomi per la seconda dell’edizione originale della Pietra.

(1) Cfr. sopra la pagina 541.

(2) Copia è altresí nei codici dell’intera Cetra , cioè G ed N 1 2 . G ; á avevo ristampato il sapido frammento nella mia nota Lettere dí T. Boccalini, «Giorn. stor. della lett. ital.», CXXII, 1944, pp. 31-32.