Pagina:Boccalini, Traiano – Ragguagli di Parnaso e scritti minori, Vol. III, 1948 – BEIC 1772693.djvu/553

attenta illustrazione ( 0 . Fornisco anzitutto una sommaria descrizione dei codici, ordinata secondo la successione alfabetica delle sigle adottate per designarli:

A. Roma, Archivio Segreto Vaticano, Fondo Borghese, cod. IV, 23.

Esemplare di dedica, in bella copia di amanuense, di carte 102

legate in pergamena rigida, inviato dal Boccalini in omaggio al card. Borghese il 20 giugno 1609 (cfr. lett. XVI); è munito della dichiarazione prudenziale di sottomissione alla censura ecclesiastica, che sopra ho trascritta, e contiene 44 ragguagli, dei quali 19 ebbero luogo nelle Centurie, io nella Pietra, mentre i restanti rimasero inediti.

B. Bologna, Bibl. Universitaria, cod. 303.

Poco accurato apografo, composto di 64 carte legate in cartoncino assai sciupato; contiene 27 scritture e cioè, al seguito d’una dedicatoria ad Enrico IV di Francia del 28 settembre 1607 (lett. XV), 26 ragguagli, tutti presenti nella Pietra, tranne il terzo che è inedito [Cent. 111,30). L’ordine in cui le scritture si susseguono nel Ms. è diverso da quello delle stampe e i testi si rivelano assai piú corretti e completi; non può d’altronde ammettersi che il codice rappresenti una copia della raccolta allestita nel 1607 pel sovrano francese, visto che esso contiene all’ottavo posto un ragguaglio [Cent. III,i2) nel quale Enrico IV è nominato come giá morto e visto che il titolo di Pietra del paragone politico, campeggiale sulla prima carta, deriva palesemente dalle postume raccolte a stampa e non poteva pertanto leggersi in fronte al florilegio del 1607. Credo si possano spiegare le apparenti incongruenze, avvertendo che a metá della p. 19 la mano di un primo e piu attento copista cede luogo ad una diversa e piú frettolosa grafia, cui è dovuto tutto il restante della trascrizione: sono proprio i ragguagli contenuti nella prima sezione del codice (oltre l’inedito si hanno i nn. 3, 11, 14 e 18 della Cent. Ili) quelli che presentano stesure meno elaborate di quelle diffuse piú tardi per le stampe, mentre non offrono d’altronde richiami cronologici posteriori al 1607. Mi

(1) Rimando ancora, per tutto ciò che si riferisce ai codici, alla mia citata nota su La terza centuria ecc. pubblicata negli * Annali della Scuola Normale Sup. di Pisa», XII, 1943, pp. 178-201, ed alla contiuuazione Ulteriori contributi atta «Terza centuria», ivi, XVII, 1948, pp. 37-48.