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e D. Brown nel 1706 la quarta, riveduta da un Mr. Hughes, mentre due anni avanti, ancora a Londra, era comparsa una nuova traduzione ammodernata, di anonimo autore <0.

Anche maggiore fu la fortuna goduta da questi scritti in Germania: da due anni soli era apparsa in Venezia la prima Centuria, e giá usciva in Kassel la versione del ragg. 77, col titolo di Allgemeine und General Reformation der gantzen weiten Welt (1614), cui era allegato l’opuscolo Fama fraternitatis , destinato a sollevare si fitte polemiche fra i contemporanei in merito ai presunti segreti dell’ordine dei Rosacroce, che esso divulgava. Opera di un ignoto del circolo di Giovanni Valentino Andrea, il teologo luterano che tanto si adoperò a diffondere la cultura italiana in Germania, la traduzione del ragguaglio boccaliniano, vagheggiale l’universale riforma discussa dai sette savi della Grecia, si spogliava cosi di ogni intonazione satirica, per affiancarsi, quale edificante modello, all’utopistico vangelo della bandita fratellanza e caritá fra gli spiriti eletti. Due anni dopo, in Tubinga, un altro ignoto — forse un G. Bachmann, che si latinizzò il nome in Amnicola — forniva la versione di 32 ragguagli, sotto il titolo di Politischer Probierstein auss Parnasso, comprendendovi appunto 30 ragguagli della Pietra (manca solo il n. 22 [Cent. Ili, 20], che fu omesso perché irriverente verso la famiglia imperiale), nonché i ragg. 1,3 e 11,6 delle Centurie. Lo stesso traduttore, ancora a Tubinga, diffondeva quasi subito (1617) due volumetti di Relation auss Parnasso, raccogliendovi rispettivamente 29 e 44 ragguagli cavati quasi esclusivamente dalla Centuria I (solo 5 su 73 sono i ragguagli della Centuria II), e ripubblicava nel 1618 il secondo dei due volumi, arbitrariamente mutando il titolo in Politischen Probiersteins e inducendo cosi in errore sul contenuto della ristampa qualche frettoloso bibliografo. Ventitré anni dopo, pei tipi di J. Marcus, a Leida, si stampavano Hundert ein und dreissig Relationes oder Newe zeitungen aus Parnasso, che contengono nella prima parte cento ragguagli, cioè i 75 editi a Tubinga, piú 22 nuovamente tradotti dalla Centuria I, piú i ragg. 48-50 del Briani, piú la Nuova aggiunta alla Pietra

(1) Sulla fortuna del Boccalini in Inghilterra è da tener presente la nota di R. Brotankk, (T. Boccalini ’s Einfluss auf die englische Literatur, «Archiv. fúr das Studium der neueren Sprachen» ecc., Ili, 1904, pp. 409-414), non scevra però di errori, quale quello di considerare lo Scott imitatore, anziché traduttore del Boccalini, di cui il Brotanek pare ignorare la Pietra del paragone. Tranne l’ediz. del lóió, le rimanenti son tutte al British Museum.

T. Boccauni, Ragguagli di Parnaso - ni.

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