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Probabilmente in Venezia, e certo nel corso del 1614, usciva cosi un opuscoletto, messo insieme con scritture in massima parte boccaliniane, che reca il titolo di Cetra d’Italia, sopplimento De’ ragguagli di Parnaso di Traiano Boccalini, e dovette avere scarsissima tiratura, ma gran numero di lettori! 1 ), come mostrano le molte copie manoscritte che se ne trassero! 2 3 ). Contiene esso in primo luogo cinque ragguagli, tutti inediti, tranne il terzo che giá leggevasi con minime varianti in Cent. II, 12; segue il breve, eloquente Discorso fatto all’ Italia da un gentiluomo italiano, intorno le attioni e dissegni del Cattolico Re di Spagna, di cui dirò piú innanzi ; si ha poi la anonima Risposta filo-ispanica al Discorso medesimo ed infine un Ragguaglio dell’entrata fatta in Roma dall’Ambasciator Cesareo, scritto da un galantuomo ad una persona divota di questo mondo, che è da ritenersi un frammento di lettera e ha indubbio sapore boccaliniano (cfr. lett. XXVIII). Gli originali dovettero esser forniti al tipografo da qualche amico dell’autore, che ne aveva avuto copia avanti la pubblicazione della Centuria II, giustificandosi cosi la presenza di un ragguaglio giá inserito in tale Centuria fra i cinque dati come inediti. Evidente è l’intento antispagnuolo del volumetto — nel quale la presenza della avversa Risposta ha mero valore documentario — testimoniato sopratutto dai quattro ragguagli per la prima volta stampati, che sono fra i piú caustici contro la monarchia del Re Cattolico (cfr. Cent. Ili,4, 1, 12, 11).

Poca cosa eran tuttavia i quattro componimenti chiamati a si esigua diffusione in confronto col nutrito manipolo dei ragguagli tuttora inediti: in quello stesso 1614 una piú ampia raccolta fu infatti mandata alle stampe, ed il 13 dicembre Carlo Emanuele Scaglia, ambasciatore di Savoia a Venezia, poteva spedire al Duca quella grata primizia, con la lettera seguente ( 3 ):

(1) È nn volumetto in ió piccolo, di pp. 128, di cui conosco tre soli esemplari; il titolo fu suggerito probabilmente dall’invenzione boccaliniana di Ceni. Ili, 65. Probabilmente nel 1614 ed in Torino fu stampato in fogli isolati qualche ragguaglio antispagnuolo ’ Ceni. II,12 e 111 ,1, 4, 6, 12, 18, 24, 27); cfr. la mia nota Fortuna d’una satira politica, «Atti dell’Accad. delle Scienze di Torino», voi. 79, 1944, pp. 28-29.

(2) Copia integrale ne ha la Vaticana nel cod. Barberiniano lat. 5098 (ex LVI, 12) di cc. 61; parziale, la stessa nell’Ottoboniano lat. 3135 (carte 29-43) e la Nazionale fiorentina nel cod. Fondo Naz. II. II.215 (carte 145-192); cfr. inoltre piú innanzi la descrizione dei codd. G ed N 1 .

(3) Edita nel cit. lavoro del Perrkro, p. 86.