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ANNOTAZIONI

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per l’asilo concesso in territorio toscano ai banditi invano perseguitati nello Stato della Chiesa.

306 15 Cfr. la versione italiana: I sei libri della Republica del sig. Giovanni Bodino, Genova, 1588, lib. V, p. 503.

309 34 II «Mastro de’ Predicatori» è probabilmente il Maestro del S. Palazzo, domenicano per tradizione, che ai tempi di Sisto V era il romano Vincenzo Bonardi, nominato poi vescovo di Gerace il 20 marzo 1591.

310! «Roffensis» fu detto, dal suo vescovato di Rochester, il santo cardinale John Fisher (1459-1535).

3io 35 Ismail I, sciá di Persia dal 1505 al 1525, accolse come religione di Stato quella musulmana nella forma eretica sciita.

311 23 Maria, unica figlia di Carlo il Temerario (sconfitto e ucciso a Nancy nel 1477) sposò Massimiliano I imperatore; da quelle nozze nacque Filippo il Bello, padre di Carlo V.

313 30 Carlo V, «tornato di Barberia», cioè dopo la conquista di Tunisi nel luglio 1535, riprese le armi contro Francesco I e nell’estate del ’36 invase la Provenza, per bilanciare i successi francesi in Piemonte; contemporaneamente un esercito ispanofiammingo, comandato da Enrico III di Nassau-Breda (m. 1538), tentò di penetrare in Francia dal nord.

III. Sommari e appunti per un trattato politico.

3i 6 25 Allude ai conclavi di Gregorio XIV e di Urbano VII, tenuti entrambi al cadere del 1590.

3184 La citazione è di Tac to, Annali, II, 41. Scipione Cicala (1549-1605), messinese, catturato dodicenne dai Turchi, si fece maomettano e divenne pasciá (Sinan Bassá) e ammiraglio; dopo la grande vittoria riportata sugli imperiali a Keresztes (26 ottobre 1596) per suo precipuo merito, fu nominato gran visir, ma per errori commessi e sopratutto per l’ostilitá della madre del sultano fu destituito dopo un mese, ottenendo poi il generalato del mare. Sul pasciá Ibrahim cfr. la nota a p. 90.

323 12 Allude alla neutralitá di Paolo III tra Carlo V e Francesco I durante le sessioni del Concilio di Trento.

324 10 II «Montepulciano» è Giovanni Ricci da Montepulciano, cameriere segreto ed uomo di fiducia di Paolo III, tesoriere della Lega Santa nel 1538, nunzio presso Carlo V l’anno seguente; l’istruzione consegnatagli il 20 agosto 1539 è stata stampata piú volte (cfr. L. von Pastor, Storia dei Papi, voi. V, p. 85).

T. Boccalini, Ragguagli di Parnaso - m.

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