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ANNOTAZIONI

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fu mutato in «mantener»]. Quindi si trasferí il concetto in bocca a Iacomo, scrivendo, pure cassato: «Tutto è vero, anzi, io mi ricordo aver udito dire che, essendo morto Carlo IX, il re di Polonia (che fu poi Enrico III re di Francia), al quale toccava la succession di quel regno, arrivato in Francia, nel mangiare volle mantenere il costume di Polonia, con tener un certo impedimento [prima «steccato»] intorno».

306 t Dopo «soggette» espungo l’err. duplicato «soggetto».

3064 «del» è correz. mia su «de».

306 24 Dopo «contro lui» seguiva, cassato; «ed acciò la nova setta fosse accettata, non pigliaron».

307 18 A margine, cassato: «Vedi l’appendice 3».

307 32 Dopo «mutar stato» seguono, cassate, due battute di Traiano, che suonano: «Lo fanno in un subito, con grandissima violenza, poiché, se egli vuol la eretica, potrebbe farsi un altro capo della cattolica; e se prima permettono la eretica, potrebbe uno farserne capo e darli non picciola noia» ; e l’altra: «E vero: questo procede ne’ Stati grandi, ove sono potenti feudatari, e tra questi alcuni mal sodisfatti ; ma questo mutamento lo fanno quasi con violenta prestezza e il prencipe...».

308 i Dopo «quei prencipi» segue, cassato: «e dovete sapere, che si trovano eretici».

308 6 Dopo «Stato», Iacomo riprendeva (poi cassato): «Poiché séte arrivato a questo passo, fatemi grazia...».

309 27 A margine: «Alle lontane non arriva cosi tosto il rimedio».

309 34 Dopo «saputi» seguiva, cassato: «ove è molto povero il popolo e molto»; quindi: «il popolo è povero, perché questo, non avendo che perdere», ecc.

309 36 «che l’eresia non sarebbe succeduta» è cassato, ma espungendo la proposizione il periodo non regge.

310 10 Dopo «esser preso» segue, cassato: «il fuoco dell’eresia tosto si spenge, quando non ha capo di seguito che la fomenti, come accadde ne’tempi di Enrico e di Francesco primo in Francia, in Affrica al Turco, al Papa in Faenza; ma suscitata e fomentata da’ grandi», ecc.

3io 31 «aiutato» è correz. mia su «aiutati».

31129 Dopo «S. Quintino» la battuta di Iacopo leggevasi in un primo tempo: «La Francia, tanto nemica de’ Spagnuoli, perché non vi entrò ella? che la Francia comunicando ne trovarebbono i Tedeschi un’altra, perché tanto teme della potenza di casa