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ANNOTAZIONI

all’invasione spagnuola; sconfitto ad Alcantara il 25 agosto, riparò in Francia, dove inori.

Ragguaglio XCVI. — Copia in N 3 24.

Appunti e Frammenti. — Tutti gli appunti, che raggruppo per argomento sotto titoli da me aggiunti, si leggono autografi in P alle carte seguenti: carta a, nn. 38 e 51; carta 127 r., n. 5; carta 128 r., n. 6; carta 130 v., nn. 2, 15, 16, 43, 48, 55-57, 6r, 62; carta 131 r., nn. 7, 8, 13, 17-20, 27, 31, 42, 44, 58; carta 131 v., nn. 1, 3, 9, 24, 30, 34, 35, 47, 50, 54, 59; carta 132 r., nn. 12, 21-23, 25, 46, 52, 53, 60, 63-68; carta 132 v., nn. 4, io, 11, 14, 26, 28, 29, 32, 36, 37, 39-4C 45, 49, 69, 70; carta 169 v., n. 33.

Il n. 2 è piú volte ripetuto, trovandosi: «Sommo bene» (c. a), «del sommo bene» (c. 130 v.), «Summum boriimi: 200 mila scudi di denari, 100 mila di sanitá, 4 giulii di cervello per poter meglio goder questo mondo» (c. 131 v.), «Dechiarazione del sommo bene e sommo male» (c. 132 v.). Il n. 5 non pare riferibile a Cent. II, 90, che ha per protagonista il Colombo. Il n. 6, che è forse da collegare a Cent. I, 77, si legge pure con poche divergenze alla c. 127 r.: «Fu detto non esser bene, ché, quando avesse voluto disertar il genere umano, vi erano li Spagnuoli, che, avendo disertato il genere umano nell’America, poteano far il medesimo dell’Europa». I nn. 7-9 accolgono palesemente un unico spunto antispagnuolo (alla c. 131 v. ancora «Pecore di Fiandra») ed i nn. 10-11 sono forse da unire a Cent. Ili, 14. Il «duca di Atri» del n. io è l’Acquaviva (cfr. Cent. I, 4). Il n. 12 è notato anche alla c. 130 v. come «Dell’etá dell’oro»; il n. 19 alla c. 132 r. come «Vivere e lasciar vivere»; il n. 22 è ripetuto nella stessa carta come «Lasciar corre 64 giorni per mese». Il n. 33, che pare da collegarsi al seguente, non trova riscontro in Cent. I, 57 e II, io, dedicati all’Aretino. Il n. 37 fu usato in parte e ad altro fine in Cent. II, 59, mentre il «sapone da levar macchie d’ogni sorta» del 11. 35 compariva in Cent. II, 14, p. 68. Antonio Perrenot de Granvelle (1517-1586) citato nei nn. 38 e 40, figlio di Nicola cit. in Cent. I, 90, è il celebre cardinale che governò i Paesi Bassi fino al ’64. I nn. 41-43 hanno soggetto comune (cfr. in altro senso Cent. I, 59) e con essi anche il n. 44, ch’è da collegare con Cent. I, 36. Il n. 48 è anche alla carta a («Il spenditore») ed alla c. 132 v. («Lo spenditor fu abarrato»), mentre il n. 49,