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delli venticinque milioni della Monarchia francese. Subito dunque posero nella stadera il floridissimo regno di Napoli, il quale credendo tutti che fosse per accrescere il peso almeno di due milioni, fu veduto che la stadera ne calò uno e mezzo, per la qual novitá gli Spagnuoli essendo rimasti molto storditi, dissero che, o Lorenzo in quella pesa avea usato fraude, o che conveniva che la stadera non fosse giusta, poiché era cosa troppo mostruosa che 1’aggiungervi roba facesse in lei alleggerir il peso. E riscaldandosi gli Spagnuoli nella collera, dissero che pur una volta i Medici doveano quietarsi, che agli insopportabili disgusti di Fiandra, di Marsiglia e dell’Aldighiera non doveano aggiungere nuove offese e altre materie cosi odiose. A queste risentite parole senza punto alterarsi rispose Lorenzo, che la sua stadera’era giusta, ma che non * 1’aggravavano i Napoletani e li Milanesi, tanto distratti dalle forze della Spagna e pieni di popoli, che con tanta mala volontá sopportavano il dominio delle nazioni straniere, e le Indie Nuove vuote d’abitatori, ma che la devozione e la moltitudine di sudditi, la feconditá e l’unione delli Stati erano il greve peso che la faceano traboccare. Con apparente sdegno poi rispondendo Lorenzo al particolare di Fiandra e di Marsiglia e dell’Aldighiera, disse che, quando li Spagnuoli vorranno contenersi entro i termini dell’onestá, dai suoi granduchi di Toscana mai sempre saranno amati, onorati e serviti; e che grandemente erravano se si davano a credere di poter mai trattar i Medici di Firenze come aveano fatto gli infelici Sforzi di Milano; e che gli Stati non come le monete si poteano depositar appresso un prencipe con animo di ripeterli poi al tempo opportuno; e che il merito di qualsivoglia gran dono si perdea subito che altri mostravano di volerlo ritòrre. Allora quei prencipi, vedendo le cose mal parate, si traposero tra Lorenzo e gli Spagnuoli e, troncando quel ragionamento odioso, dissero che si camminasse innanzi nella pesa: onde gli Spagnuoli aggiunsero alla stadera il ducato di Milano, il quale somigliantemente fece calar il peso un milione; per lo qual caso gli Spagnuoli di modo rimasero maravigliati, che