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RAGGUAGLIO XII

Pesa de’ Stati di tutti i prencipi e monarchie d’Europa fatta da Lorenzo

de’ Medici.

Poiché chiaramente si vide che la republica romana, dopo l’acquisto ch’ella fece dell’imperio di tutta Italia, in breve tempo potè giunger a quella monarchia universale, la quale è stata ed è tanto celebre al mondo e alla quale indarno hanno poi aspirato molti prencipi ambiziosi, gli imperi e i regni, che dalle macerie di cosi gran monarchia si fabricòrno poi, vennero in chiara cognizione che quel potentato, che di Stato e di forze è lasciato crescere a grandezza tale, che a solo a solo, a faccia a faccia non trova altro prencipe che possa contraporseli, come non trovò mai la republica romana dopo ch’ella si rese assoluta padrona di tutta Italia, è cosa impossibile impedirgli il giungere in breve tempo alla monarchia universale, poiché l’aiuto e il soccorso delle leghe, per i diversi interessi e per le infinite gelosie che sogliono regnare tra i collegati, in molte occasioni che sono occorse chiaramente si è conosciuto che sono speranze vane, rimedi miserabili. Gli imperi e regni, che dopo la rovina della monarchia romana sorsero al mondo, a fine di schivar quelle calamitadi e quelle desolazioni, che patirono quei potentati che dalla forza romana furono oppressi, con saluberrimo e quasi divin consiglio convennero insieme che ogni quindennio li prencipi tutti d’Europa si raunassero in Focide, dove si dovessero pesar le forze di ciascheduno e si desse poi il contrapeso e la debita mortificazione a colui che fosse trovato essere cresciuto in odiosa e pericolosa grandezza al compagno. Molti grandissimi ingegni sono stati preposti all’onorato carico di questa pesa, ma da cento e piú anni in qua sempre è stato maneggiato dalla serenissima casa de’ Medici e in particolare dal gran Lorenzo; la qual prerogativa, ancorché a molti paresse