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CARTEGGIO

se potessero ricever grazia di un solo sguardo, mi stimarei toccare il cielo con il dito, che l’oscuro nome mio fosse pervenuto alla notizia del maggior uomo ch’abbi il genere umano, del maggior monarca che si trovi tra’ prencipi dell’universo, del maggior re che mai abbi avuto la Francia. Nostro Signore Iddio prosperi per molti anni quella vita della Maestá Vostra, nella quale non meno dei Francesi hanno grandissimo interesse quelli Italiani, che ancor vivono liberi dalla crudele e avara servitú de’ stranieri e i quali erano per pericolare, se la Maestá Vostra con il suo infinito valore non esaltava se stessa e quel suo floridissimo regno di Francia, che è contrappeso dell’inimici nostri e dal quale l’Italia, ridotta tanto vicino alla servitú, riconosce quel poco di libertá che le avanza.

Di Roma, li 28 settembre 1607.

Di Vostra Maestá umilissimo e devotissimo servo Traiano Boccalini.

XVI

Al Cardinal Scipione Caffarelli-Borghese.

All’illustrissimo e reverendissimo mio signor e padron colendissimo il signor Cardinal Borghesi.

Quel tempo, ch’avanza alle fatiche dei miei Commentari , che ogni giorno vo fabricando sopra gli Annali e le Istorie del prencipe degli scrittori politici, Cornelio Tacito, volentieri per mia ricreazione spendo nella piacevol composizione degli Avvisi dei menanti di Parnaso , ne’ quali scherzando sopra le passioni e i costumi degli uomini privati, non meno che sopra gl’interessi e le azioni dei prencipi grandi, nell’uno e nell’altro soggetto mi sono forzato sensatamente dir il vero; sono stato ardito presentar questo parto dell’ingegno mio