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SCRITTI MINORI

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quelle casselle e altri ostacoli, che i Comacchiesi fanno per ritener l’estate le acque nelle valli loro; poi fa bisogno che le valli da basso, fatta la Pasqua, nel qual tempo la pesca è fornita, levino li loro lavorieri. Devono i padroni delle valli levar tutti li arzini e casselle, che hanno fatte da poco tempo in qua e ridurle a tresse come erano prima: tutto a fine che le acque possino di una correr nell’altra valle e poi scolar nei canali, da’ quali l’acque sono condotte al mare.

Si deve cavar il canale di Caldirolo, come quello che è necessarissimo per scolar Tacque del Mezzano, e perché tutte Tacque si ridurranno nelle valli di Campo e della Cona, si devono cavar le covole dell’una e l’altra valle, affinché le acque corrano senza ritegno alcuno al mare per i loro canali.

Fa anco bisogno cavar tutti i canali, i quali sono sotto la valle della Foce, e anco il canal nuovo delle Cassette, e tutti questi cavamenti non importeranno 2000 scudi di spesa.

Con tutte queste provvisioni non ha dubbio alcuno che le acque correranno violentemente al mare, né mai cresceranno a tanta altezza, che faccino danno al detto Polesine di S. Giorgio e alla cittá fli Comacchio. Anzi, la violenza del corso di esse caverá il porto di Magnavacca e lo renderá capace di ogni grosso vascello.

A quelli i quali pongono difficoltá nel flusso dell’acque del mare, le quali con la crescenza loro credono che faccino gonfiar Tacque di esse valli, si risponde che nel porto di Magnavacca il maggior flusso è d’un piede e mezzo d’acqua di altezza, di modo ch’esso flusso si conosce solo ne’ canali, ma intanto egli non fa gonfiar le valli lontane d’Argenta, Caldirolo e altre, che nemmeno a Comacchio, che è vicino al mare, si conosce esso flusso, e si vede tutto il giorno che il flusso altro effetto non fa, che per esso si gonfia l’acqua ne’ canali, la quale nel reflusso con impeto maggiore corre al mare.

Dalle cose che ho dette si viene in chiara cognizione, che il mandar ne’ mesi dell’estate le acque del Bolognese, Ferrarese e altri luoghi nelle valli di Comacchio, il Polesine di S. Giorgio, il quale dá grandissima gelosia alla Santitá di