Pagina:Boccalini, Traiano – Ragguagli di Parnaso e scritti minori, Vol. III, 1948 – BEIC 1772693.djvu/321

3 r6

SCRITTI MINORI

3. —Modo che devono tener i baroni e privati per farsi grandi appo i prencipi loro.

4. — Come si deve portar il prencipe verso colui, dal quale ha ricevuto servigio di notabil tradimento, e come si deve intender quel detto, che si ama il tradimento, non il traditore.

5. — Quali sieno quei prencipi, che devono temer di congiure, quando e in che tempo possono sospettare che gli si ordischino contro, da chi devono guardarsi e del modo che devono tener per iscuoprirle.

Non bisogna fortificare, né cumulare, né scoprirsi inimico, come fecero papa Sisto e Pio IV. Moscovita, per ovviare alle congiure, trasferisce le famiglie intere da un luogo .all’altro e manda questi e quelli ne’ presidi, lungi da casa, come in bando; cosi fece Sisto dell’ascolano Odardo.

6. — Considerazione che deve avere il figliuolo di un tiranno per stabilir dominio sicuro nel Stato lasciatogli dal padre.

7. — Difficoltá che trova il prencipe nel tór via abusi, che si sono tollerati per una sola volta.

E se si seguita, come si è cominciato da’ Spagnuoli, di far le nominazioni de’ soggetti papabili, il collegio de’ cardinali si pregiudicará in infinito, e tanto maggiormente, quanto si escludono non due o tre, ma infiniti, senza considerazione alcuna; vedi di questo il conclave di Gregorio e Urbano e altri.

8. — Considerazione che devono avere le cittá, che si ribellano da’ tiranni, nel ribellarsi e nel darsi ad altri signori, e se sia meglio eleggere prencipe grande o picciolo, republica o monarchia.

9. — Considerazioni che deve aver il prencipe nel lasciar tutori a’ suoi figliuoli.