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SCRITTI MINORI

Iacomo. — Carlo dunque, vedendosi questa lega contro, che fece egli?

Traiano. —Si fortificò ne’ Stati suoi gagliardissimamente con porvi gli offizi dell’Inquisizione, acciò gli nemici non gli contaminassero gli Stati suoi, come si forzarono di fare in Napoli e poi fecero in Fiandra, e mantenne devotissimo il clero di Spagna alla Sede Apostolica, e fece che si attendesse con grandissima diligenza al culto della religione, come segui felicemente sotto di lui e poi è stato fatto benissimo dal re Filippo, suo figliuolo.

Iacomo. — Qual danno ha fatto questa eresia a casa d’Austria?

Traiano. —Nessuno, quanto ad occupargli gli Stati, perché essi non aveano altro pensiero, che difender i proprii. È ben vero che, avendo essi, con l’aiuto di alcuni prencipi francesi e fiamenghi, accesa l’eresia in Fiandra, hanno molto travagliato quel re e forzatolo in spendere grandissimi tesori in difendere il suo patrimonio, che forse il re l’avrebbe spesi in occupar quello di altri. Ora, signor Iacomo, per venir ormai al fatto del VInterim, il quale avea bisogno che vi raccontassi la cagione di tutte queste eresie moderne di Germania, dovete sapere che, dove dominano molti prencipi, per mantenersi in Stato ciascuno sta avvertito, che tra tutti sia una certa agguaglianza e che alcuno di essi non trapassi tanto gli altri di grandezza, che possano esser da quello debellati a piacer suo; e da qui è che non solo i prencipi cristiani, ma il Turco istesso non può né vuol viver senza un re di Francia, che impedisca che il re di Spagna non si faccia signore dell’universo. A’ tempi di Carlo V il Papa, che non potea solo esser difeso dalle sue proprie forze, contro lui era aiutato dal re di Francia e Inghilterra; e oltre di ciò, sapendo che, quando egli si fosse voluto impadronire di Roma, egli sarebbe stato dal Papa scomunicato e privato dell’imperio, ove, per acquistar l’altrui, egli sarebbe stato forzato, come vi ho giá detto, correre a difendersi lo Stato contro il nuovo imperatore eletto in grazia del Papa, egli, sapendo questa difhcultá, conobbe súbito l’utile che portava agli acquisti, che egli voleva fare