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RAGGUAGLIO IX

La Monarchia spagnuola va all’oracolo delfico per sapere se otterrá mai la monarchia del mondo, e ha contraria risposta,

Ier mattina due ore avanti giorno la serenissima Monarchia di Spagna con somma secretezza in una carrozza a sei cavalli parti di Parnaso, solo avendo menati con sé alcuni pochi confidenti della sua corte, novitá che in tutti i prencipi di questa corte cagionò gelosie grandi ; ma la Monarchia di Francia in particolare di modo si commosse, che, per accertarsi di questo viaggio, subito montò nelle poste e, seguendo la Monarchia di Spagna, appunto allora la raggiunse, che ella era arrivata in Delfo all’oracolo di Apollo; avanti il quale essendosi la Monarchia di Spagna presentata, riferiscono quei che vi si truovarono presenti ch’ella gli fece la seguente domanda: — O eterna e chiara lampada del mondo, occhio dritto del cielo, che non solo del giorno, ma che al genere umano sei apportatore d’ogni bene, tu sai che da molto tempo in qua tutti i pensieri miei sono drizzati a quella monarchia universale alla quale solo giunse il popolo romano; sai la effusion del sangue e la profusion dei tesori che ho fatto per giungere al fine dell’intento mio, e solo a te sono note le vigilie, i sudori e le industrie mie tanto artificiose, che ho usate per giungere a cosi importante disegno; e sai ancora che per lo valore della mia nazione, per la destrezza del mio ingegno, per la potenza del mio denaro, pochi anni sono, allora che seminai nella Francia quelle turbolenze delle guerre civili nelle quali avevo fondate Tuniche speranze mie, tanto fui vicina a conseguire il fine dell’intento mio, che per superar tutti gl’intoppi altro non mi rimanea che unir Napoli con Milano: difficoltá che se posso superare mai, sicuramente posso vantarmi di aver vinto il gioco. Ma poiché, o per mia fatale disaventura, o per l’impossibilitá del negozio, o per la po