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RAGGUAGLIO XCIV

Per morte e assenza di molti senatori in diversi carichi essendosi grandemente scemato il reai senato di Parnaso, Apollo lo supplisce fino al numero consueto.

Essendo stati eletti de’ diversi popoli circonvicini di questo Stato di Parnaso per loro prencipi, come piú volte si è scritto, alcuni eminenti soggetti del reai senato d’Apollo, per la morte e assenza di molti altri, che continuamente vengono adoprati negl’importanti governi delle cittá e provincie di questo Stato, si è talmente diminuito il senato di Sua Maestá, che ella pigliò ultimamente ferma resoluzione di supplirlo sino al numero consueto. Onde, essendosi penetrata la mente d’Apollo, molti senatori corsero subito a Sua Maestá, la quale è stato riferito che rimase di essi molto scandalizzata, poiché consumórno la udienza piuttosto in suggerire i difetti di questo e di quello, che in ricordare i meriti e le virtú de’ buoni, e che gli apportò nausea ih vedere che quei senatori, nel proporre qualche soggetto, apertamente mostravano d’aver riguardo maggiore alla propria passione che alla reputazione di lui e di quell’eccelso senato; ma sopratutto dicono che Sua Maestá restasse indicibilmente stomacata d’alcuni prencipi, i quali da’ loro ministri e residenti per proprii interessi facevano rabbiosamente perseguitare molti soggetti conosciuti da ognun meritevolissimi, non odiando in essi altro che un insigne valore, un’esperimentata prudenza; e parve a Sua Maestá cosa esecranda che da quei fosse piú avuta in sospetto la virtú, che odiati i vizi nelle persone che dovevano essere esaltate.

S’intende anche per cosa certa che un moderno politico passò tant’oltre con la sua temeritá e arroganza, che ebbe sino ardire di dare per eccellente consiglio a Sua Maestá, che un prencipe, nel supplire un senato ch’abbia molta autoritá, come questo di Parnaso, deve per interesse della sua grandezza