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nermi oppressa, ché felice la casa mia di Spagna, la quale averei ricoperta di tegoli d’argento e di coppi d’oro massiccio, se giammai non avessi avuto pratica degl’italiani, gente doppia, piena di fallacie e d’interessi, e solo buona per imbarcar nei negozi pericolosi le persone senza biscotto, e abbandonarli poi in mezzo i pericoli maggiori, non d’altra cosa facendo piú aperta professione, che di cavare i granchi dalle buche con le mani altrui ; e in estremo rimango meravigliata come l’Italia, la quale, come è noto ad ognuno, s’è lasciata sbordellare da tutte le nazioni straniere, ora faccia meco tanta profession di castitá, che non mi vede muovere un tantino, che subito entra in gelosia eh’ io le voglia levar l’onore della sua libertá. E con tutto che la grandezza nella quale di presente si truova il regno di Francia assicuri l’Italia e tutti i prencipi che ho nominati dal timore che hanno della potenza mia, nondimeno, quando cosi paia alla Maestá Vostra, son apparecchiata di dar ad ognuno sicurtá de non offendendo, purché questo a me tanto fastidioso cauterio si serri.

D’ordine di Sua Maestá con molta diligenza dai medici politici fu subito considerato il cauterio, e fatto ch’ebbero sopra di lui esquisitissimo collegio, riferirono che, chiaramente vedendosi che la Monarchia spagnuola veniva travagliata da una continua, ardente sete di dominare, aveva bisogno di quel cauterio per il quale si purgassero quelli umori grossi, che dal Perú le calavano nello stomaco, li quali cagionavano quella inestinguibile sete. E considerarono quei valenti medici che, quando essa Monarchia non avesse avuto quel cauterio, si correva evidente pericolo che gli umori perniciosi del Perú salissero al capo d’Italia, con manifesta rovina delle membra tanto principali che libere sono rimaste in lei, e ch’essa Monarchia di Spagna cadesse nell’idropisia di una monarchia universale: a’ quali inconvenienti dissero che ottimamente si provvedea con il cauterio di Fiandra, il quale doveva esser tenuto aperto fin tanto che il Perú, membro mandante, somministrava quelli umori perniciosi.

Alla Monarchia di Spagna, sommamente dispiacque tal