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CENTURIA TERZA - RAGGUAGLIO LXVI 191

d’animi poco mancò che non si rinnovellassero gli antichi disgusti tra le due potentissime nazioni veneziana e genovese. Ma il tutto fu quietato dai signori maestri delle cerimonie di Parnaso, i quali subito corsero al rumore e dichiararono che la man destra si dovea al signor Offredo; poi dissero all’orecchio del Doria, che gli uomini tutti, ma piu particolarmente quei che nasceano in patria libera, devono onorar le persone loro con ricever gli ordini della cavalleria dai prencipi loro e non dagli stranieri ; che però tornasse in Genova e si facesse crear cavaliere della sua republica, che poi avrebbe preceduto a tutti i cavalieri di San Marco, perché le collane d’oro, nei sudditi di quei prencipi che donano gli ordini di cavalleria, erano onorati monili tempestati di gioie, negli altri brutte catene raccamate di servitú.

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