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per certo ottimo, senza dilatar gli Stati augumentar le forze, né io credo adular me stessa quando mi glorio che nella Spagna...; anzi liberamente credo di poter vantarmi i miei soli Francesi di numero superar i sudditi tutti che la Monarchia di Spagna si trova aver negli infiniti regni che possiede in Europa, in Africa e nell’Indie. E quei che sanno far esatto giudizio della potenza di un prencipe non hanno riguardo all’ampiezza di uno o piú regni che egli domini, ma alla quantitá e qualitá de’ sudditi a’ quali commanda; onde è che, ancorché in comparazione della Spagna il mio di Francia sia regno mediocre, nondimeno son stimata la piú potente monarchia che si truovi tra tutti i prencipi cristiani: e certo con molta ragione, poiché qual altra grandezza può uguagliarsi alla mia, essendo io signora di piú di diciotto milioni di anime, tutti di lingua e di cuor francese, e però cosi fattamente affezionati al nome mio, che piú tosto posso dire che incorrino nel peccato dell’idolatria con l’adorarmi, che manchino del debito loro nell’onorarmi e neH’obedirmi? Concedo ad ognuno che gli Spagnuoli nella divozione e nell’obedienza verso il re loro sono uguali ai miei Francesi, ma fa bisogno che ognuno mi confessi che i Napolitani, i Fiaminghi e i Milanesi non son Spagnuoli. Tutte queste cose ho detto, acciò venisse in chiara opinione ch’io tanto ho l’animo lontano dal pensiero di far nuovi acquisti nelle Indie, che, se mi fosse possibile, di circuito vorrei restringere il mio regno di Francia, purch’io lo dilatassi col renderlo piú populato, perché la trivial proposizione, che la virtú unita è piú forte, in questa della qual ora vi ragiono piú si verifica, che in qualsivoglia altra materia, percioché, nel solo mio regno avendo io ristretto numero cosi grande di vassalli, ho le mie forze in ogni luogo pronte, con molto maggior commoditá le comando e le governo; e li uomeni che di altezza passano l’ordinaria statura umana riescono fiacchi e gli imperi di sproporzionata grandezza immobili. Gli Stati poi disuniti di quel aiuto ordinariamente sono a chi li possiede, che a qualsivoglia robusto corpo sarebbeno le braccia che egli avesse distaccate dal