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CENTURIA TERZA - RAGGUAGLIO LIX 171

canto soave di quell’eccellente augello; la qual disse:—Non canto, sire, mi sono avveduta che è quello dell’usignuolo, ma crudelissime bestemmie, orrendissime ingiurie contro i serpi. — Disse allora Apollo se ella avrebbe chiamato l’usignuolo maledico per quella cosa che ella aveva udito; rispose la Monarchia di Spagna che, essendo il serpe inimico capitale dell’usignuolo, mangiandoli i figliuoli di lui, in tanto non era maldicenza la sua, ma virtú, peroché quando gli avesse lodati, avrebbe mostrato di poco amare i suoi figliuoli; e soggiunse che ella avrebbe desiderato d’udire il canto delle starne; e avendo Sua Maestá fattone comparire un branco, come prima cominciarono a cantare, la Monarchia di Spagna pregò Sua Maestá che le facesse tacere, dicendo che quelle piú crudelmente bestemmiavano gli astori e i falconi, che l’usignuoli non faceano i serpi; e domandò di udir il belar delle pecore, per intender il vero significato: le quali come prima furono comparse, furono tante le biastemmie e le crudelissime imprecazioni che elle fecero contro i lupi, che la Monarchia di Spagna, spaventata, si turò l’orecchie. Allora Sua Maestá disse alla Monarchia di Spagna s’ella aveva il canto dell’usignuolo e delle starne e il belar delle pecore per maldicenza degna di castigo; rispose la Monarchia di Spagna che piú tosto era virtú, che meritava premio, peroché mangiandosi i serpi i figliuolini dell’usignuoli, gli astori e i falconi le starne, e i lupi divorando cosi crudelmente le pecore, sarebbero stati inimici dei figliuoli proprii e delle persone loro, se non n’avessero detto ogni male; anzi, che l’ingiurie che sempre gli astori e i lupi facevano agli usignuoli e alle pecore meritavano risentimento di fatti e non di parole.

Disse allora [Apollo al]la Monarchia di Spagna: — Giustissima è la sentenza che voi avete data contro i vostri malefici, percioché, essendo i vostri Spagnuoli i serpi, gli astori e i lupi dell’Italiani, sarebbe troppo gran crudeltá che la natura avesse negato agli uomini il benefizio che ha dato alle bestie di poter vendicar con le parole le ingiurie che meritano risentimento di fatti. Serenissima madama, vorrei che voi con